Cosa sono i materiali ignifughi e dove sono utilizzati?

I materiali ignifughi possiedono un’elevata resistenza al fuoco. Una caratteristica che li rende pressoché perfetti per l’uso edilizio, dal cemento usato in enormi quantità fino ai tessuti per tovaglie, abbigliamento, lenzuola o tende.

Sono molteplici gli ambienti casalinghi per cui pensiamo ogni giorno che servano prodotti incombustibili, dalla cucina alle camere da letto. Una scelta responsabile che può fare veramente la differenza ed evitare gravissime conseguenze.

 

Il termine ignifugo deriva dal latino ed è composto da due parti: ignis, che significa “fuoco” e fugio che significa “fuggire”, quindi può essere interpretato come “sostanza che riesce a mettere in fuga, respingere il fuoco”. Un materiale ignifugo è un materiale in grado di non reagire alle fiamme o di farlo in modo estremamente rallentato, impedendo quindi l’eventuale insorgere di un incendio.

I prodotti da costruzione sono suddivisi in ordini:

 

  • A1;
  • A2;
  • B;
  • C;
  • D;
  • E;
  • F.

 

I primi due sono incombustibili (di cui l’insieme A1 comprendente i materiali non infiammabili per nessuna ragione), mentre gli altri sono combustibili in modo crescente dalla B alla F.

Inoltre i materiali ignifughi si dividono in classi che variano dalla 0 alla 5, dove la 0 comprende i prodotti cosiddetti non infiammabili, mentre le restanti classi hanno un indice di combustione variabile crescente fino alla classe 5.

Per decretare la divisione in classi vengono fatti degli esperimenti, in cui si fa attenzione ad alcuni parametri:

 

  • infiammabilità;
  • velocità di propagazione;
  • produzione di fumo ed eventuali sostanze nocive.

 

È importante ricordare quanto sia importante la resistenza al fuoco per i tessuti utilizzati nelle strutture come alberghi, fiere e per ogni altra struttura aperta al pubblico, tant’è che l’utilizzo di materiali e tessuti ignifughi è regolato dalla legge. Esiste una normativa che impone l’impiego di tessuti ignifughi a certe categorie commerciali, come le strutture ricettive (B&B, centri anziani, scuole ed ospedali). La normativa prevede per i tendaggi l’impiego di una specifica categoria di stoffe ignifughe che devono rientrare nella categoria C1. Il rischio per chi non segue questa normativa è alto, infatti si prevedono multe e in casi estremi, anche la chiusura dell’esercizio pubblico.

 

Utilizzi

 

Proprio per le loro importantissime capacità, questi prodotti vengono adoperati anche per produrre tessuti in modo artificiale, utilizzabili in casa nei seguenti modi:

 

  • tendaggi;
  • rivestimenti per sedie e tavoli;
  • biancheria di qualsiasi tipo;
  • abbigliamento, come quello usato dai vigili del fuoco.

 

Ma bisogna prendere in considerazione che, poiché molti dei tessuti ignifughi sono plasmati sinteticamente, se trattati in modo corrosivo o errato possono facilmente perdere le loro facoltà. Dunque alcuni accorgimenti non possono che aiutare chi vuole avere a che fare con questi materiali, come ad esempio preferire un lavaggio a secco piuttosto che con prodotti detergenti; inoltre, poiché sulla tenuta ignifuga influiscono anche gli agenti atmosferici, può essere necessario anche un controllo periodico da parte di un tecnico.

 

Tipi di tessuti ignifughi

 

È poi di personale preferenza scegliere il tipo di tessuto che si vuole usare nella propria casa, in modo da optare per un materiale che meglio si sposi con il resto del mobilio domestico e soprattutto con i propri gusti soggettivi. Dunque ecco un elenco dei tessuti che sono considerati ignifughi, sia naturali che indotti:

 

  • tessuti in fibre sintetiche (come poliestere e poliammide) sono naturalmente ignifughi;
  • tessuti naturali di origine animale come seta e lana.

 

Come se non bastasse alcune fibre naturali, come il cotone, possono eventualmente essere trattate con agenti chimici che le rendono praticamente ignifughe.

Se sei molto attento alla tua sicurezza puoi prendere in considerazione la possibilità di acquistare tendaggi ignifughi perché potrebbe essere uno strumento di protezione in più per i bambini o gli anziani con difficoltà di movimento in caso di incendio. Questi prodotti ignifughi sono accompagnati da una specifica certificazione, con insieme anche un’eventuale data di scadenza che varia da un anno a tutta la vita (soprattutto se si tratta di materiali resi ignifughi con tecniche chirurgiche, dunque non naturali).

Ora che sai quanto possono essere utili i tessuti ignifughi per la sicurezza della tua casa e quella della tua famiglia, non ti resta che scegliere i prodotti più adatti alle tue esigenze.