Cliente cambia la vita di una giovane prostituta

La storia di F. e del suo arrivo nel nostro paese è comune a molte ragazze provenienti dalla Nigeria.
False promesse di lavoro e di successo in Italia l’hanno convinta a partire lasciandosi alle spalle la propria famiglia ed il proprio paese.

Orfana di madre F. lascia a casa il papà (professore in pensione), due fratelli e tre sorelle più piccole.
A casa c’è bisogno di un aiuto economico e con una pensione in Nigeria non si vive, inoltre il sogno del papà di F. era quello di far studiare i propri figli ma le scuole sono per la maggior parte private e i soldi non bastano per tutti.
La partenza ed il reclutamento di F. seguono i canali del cosiddetto “trafking o smuggling” cioè l’organizzazione paga il viaggio e all’arrivo in Italia una “mamam” preleva la ragazza e le impone il lavoro di strada costringendola a pagare un’ingente somma di denaro (70-80 milioni di vecchie lire).
F. inizia il suo calvario ed intanto paga il debito e spedisce anche un po’ di soldi a casa.

La strada è dura e fa paura ma per F. è anche fortunata. E’ infatti sulla strada che incontra quello che oggi è il suo compagno di vita (che chiameremo Luigi).
Luigi diventa per lei non solo un cliente “fisso” ma anche un modo per conoscere l’affetto e l’amore, si frequentano assiduamente dalla primavera del 2000 fino alla primavera del 2001 e con il suo aiuto F. decide di non frequentare più la strada e di cambiar vita.
Luigi decide di telefonare al numero verde contro la tratta e per circa un mese viene tenuta in osservazione dagli operatori di strada.

Il 30 aprile 2001 dopo un primo colloquio con la Polizia, viene accompagnata ed accolta presso la struttura di accoglienza dell’Associazione “Croce Blu” di Lucera.
Luigi le è costantemente vicino, partecipa alle attività dell’associazione e fa quasi da tutor a F. seguendola durante il suo percorso di recupero.
Durante il primo periodo di soggiorno in casa protetta F. deve affrontare i numerosi colloqui con gli ufficiali di polizia incaricati di seguire le indagini, F. collabora appieno e mostra una reale volontà di cambiare vita e di affrontare un nuovo cammino.
F. mostra di volere lasciarsi alle spalle il passato, accettando il percorso formativo proposto dalla struttura di accoglienza, comprensivo di visite mediche, sedute regolari con il terapeuta psicologo e seguendo appieno le regole di convivenza della casa.
In seguito ha accettato un lavoro di donna di pulizie e ha cominciato un corso di italiano.

Nel gennaio del 2002 F. ed Luigi chiedono di iniziare un percorso di convivenza. Il progetto “Roxana” tenuto conto dell’impegno dimostrato, acconsente alla convivenza, il che comporta la fuoriuscita ufficiale dal progetto di F. il 28 gennaio 2002.

A febbraio del 2002 F. e Luigi aspettano un figlio. Tutta la gravidanza ed il parto vengono seguiti dall’operatrice sanitaria del progetto e una bella bambina nascerà il 29 ottobre del 2002.
E’ una grande festa per tutti: la nascita ed il battesimo vengono festeggiati presso la casa di accoglienza dell’Associazione “Croce Blu” di Lucera.

Attualmente F. e Luigi frequentano assiduamente l’Associazione “Croce Blu”, F. fa da supporto alle altre ragazze in accoglienza e nonostante l’impegno di mamma è una donna attiva e sempre volenterosa.
Ancora oggi F. è un punto di riferimento per i colloqui con le ragazze nigeriane ed è un ottimo anello di congiunzione tra due culture così diverse.