Alimentazione gattino: cosa dargli da mangiare e da bere?

L’alimentazione rappresenta un percorso necessario per tutti gli esseri viventi e non può essere trascurata in nessuna delle sue fasi. Per questo motivo, anche se potrebbe sembrare banale sottolinearlo, anche nutrire gli animali rappresenta una sfida per tutti coloro che vogliono adottare un cucciolo e renderlo animale domestico. Se con un cane la sfida può apparire molto più semplice, dal momento che sono ben pochi gli alimenti che possono risultare pericolosi nelle diverse fasi della vita di un cane, con un gatto bisogna prestare particolare attenzione, soprattutto nei primi mesi di vita di un gattino. E’ importante sapere quale debba essere l’alimentazione di un cucciolo di gatto, sia per quel che concerne il cibo, sia per tutte le componenti da integrare all’interno di una dieta media. Per questo motivo, ecco tutto ciò che c’è da sapere a proposito di quale debba essere l’alimentazione di un gattino nei primi mesi di vita. 

Cosa consumano i gatti nelle prime settimane di vita?

Esattamente come con gli esseri umani, anche l’alimentazione di un gatto si basa – nelle prime settimane di vita – sull’importanza quasi esclusiva del latte materno. Questo stesso rappresenta non soltanto l’unico tipo di alimento che i gattini possono assumere, ma anche l’alimento che contiene più principi nutrienti che possano aiutare il gatto a crescere e svilupparsi nelle sue prime settimane di vita. Per questo motivo, generalmente, quando si adotta un gatto lo si fa quando lo stesso ha già qualche mese e si è completamente allontanato dalla madre, ricercando il suo nutrimento altrove e avendo già imparato a procacciarsi cibo attraverso altre modalità.

Tuttavia, già prima di questa necessità, anche e soprattutto per lo sviluppo dei denti, i gatti manifestano il bisogno di iniziare a ingerire anche cibo solido, generalmente attraverso una scansione temporale che avviene in qualche settimana. Di solito, il latte materno risulta essere esclusivo fino a tre, quattro settimane di vita, mentre successivamente dovrà essere affiancato con cibo umido e in lattina, che risulta essere sì solido, ma ancora particolarmente morbido così da non disturbare troppo il gattino che deve abituarsi ad un nuovo tipo di alimentazione. Intorno alla sesta o settima settimana il gattino rinuncerà definitivamente al latte materno e potrà essere integrata, all’interno della sua dieta, anche una giusta quantità di crocchette, che permettono al gatto di assumere cibo asciutto e solido, fondamentale per la sua crescita. Orientativamente, quindi, se si vuole adottare un gatto ed essere sicuri di come nutrirlo, è bene aspettare un paio di mesi dalla sua nascita. 

Come nutrire un gattino dopo qualche settimana dalla sua nascita?

La reale sfida per l’alimentazione del gattino è rappresentata a seguito delle prime settimane di vita, quando il gatto stesso si sarà definitivamente allontanato dal latte materno e avrà bisogno di altre forme di alimentazione. E’ importantissimo offrire al proprio gatto, attraverso formule che saranno decise anche in virtù delle inclinazioni dello stesso, sempre una combinazione di cibo umido (in lattina) e cibo asciutto (crocchette), non seguendo la scansione dei pasti umani, ma dando allo stesso la possibilità di mangiare anche più volte al giorno, magari a piccolissime dosi. I gattini non amano le abbuffate, ma preferiscono trovare sempre una piccola percentuale di cibo da consumare in più riprese, oltre che acqua fresca e pulita. E’ consigliato, al fine di far abituare il gatto alle crocchette, di bagnare le stesse in acqua tiepida, in modo da renderle più morbide e di non causare problemi nella dentatura del gatto, almeno nei primi giorni.