L’evoluzione del gaming

Gaming

Il gioco è da sempre uno dei principali passatempi, molto comune sia nel contesto familiare che nel gruppo di amici o conoscenti. Il gioco delle carte per esempio, o i giochi da tavolo, hanno una lunga tradizione alle spalle ma per i players più accaniti il vero e proprio punto di svolta si ebbe con la digitalizzazione e lo sviluppo del gioco digitale.
In questo breve articolo cercheremo di soffermarci sull’evoluzione del gaming, sulle caratteristiche dei videogames e sulla loro storia, dalle origini fino ad oggi.
Negli anni infatti abbiamo assistito ad un costante e progressivo cambiamento del fenomeno ludico passando da giochi antichi come quello delle carte, la dama o gli scacchi ai più moderni videogiochi, definiti così perché l’interazione tra i giocatori avviene tramite uno speciale monitor o lo schermo di un normale televisore.

Storia ed evoluzione dei videogame dalla nascita agli inizi degli anni Sessanta

La nascita dei videogame si fa risalire a fine anni Quaranta inizi anni Cinquanta ma ci sono idee contrastanti per quanto riguarda le loro origini. Secondo alcuni il primo videogioco fu progettato da Thomas T. Goldsmith Jr. e Estle Ray Mann. Si trattava di un dispositivo che utilizzando otto valvole termoelettriche e delle manopole simulava il lancio di un missile verso un bersaglio. All’epoca la parte grafica non poteva essere disegnata elettronicamente quindi i due creatori utilizzarono degli adesivi per indicare i punti in cui si trovavano i bersagli da colpire.
Altri invece attribuiscono le origini dei videogiochi al professore universitario William Higinbotham che nell’anno 1958, rendendosi conto dello scarso interesse dei suoi studenti verso le sue lezioni di fisica decise di renderli più partecipi simulando le leggi fisiche sfruttando il gioco del tennis. Nacque così tennis for two. Nel 1961 invece nacque quello che molto probabilmente possiamo definire il primo videogioco della storia: spacewar. Ovviamente ci troviamo in un’epoca in cui il videogioco aveva una connotazione perlopiù accademica lontano dal prodotto commerciale che conosciamo oggi.

La nascita delle prime console

I primi videogiochi nascono quindi nella totale inconsapevolezza di quello che era stato appena creato. Ad avere un’intuizione geniale fu il marchio Magnavox che nel 1972 lanciò sul mercato la prima console: Odyssey. Nonostante l’enorme importanza, il prodotto non ebbe il successo sperato, vuoi per il prezzo troppo alto vuoi per una campagna pubblicitaria decisamente non accattivante. Così la Magnavox ne interruppe la produzione dopo soli 3 anni.
Odyssey in compenso aprì il via alla produzione delle console domestiche, alcune di queste ancora oggi molto conosciute, come: l’italiana Ping-O-Tronic, la russa Turnir e la famosissima Nintendo.

Gli anni Ottanta: il boom, la crisi e la rinascita

Negli anni Ottanta è uscito uno dei videogames che ha segnato la storia del gaming: Pac-Man.
Un successo senza precedenti dato dalla semplice e veloce riconoscibilità. Tutt’oggi non c’è persona che non conosca Pac-Man e che non l’associ istantaneamente ai videogiochi. Verso la metà degli anni Ottanta però l’intero settore fu travolto da una profonda crisi e tantissimi furono i prodotti rimasti invenduti. Bisognerà attendere l’uscita sul mercato della Nintendo Entertainment System per risollevare l’industria del settore videoludico e questo soprattutto grazie al successo di titoli come Super Mario Bros o The Legend of Zelda.
Saltando qualche passaggio arriviamo così agli anni Novanta con l’uscita di due prodotti: Super Nintendo e Game Boy.
La Super Nintendo era una moderna console casalinga il cui successo fu consacrato soprattutto da un prezzo decisamente accessibile, mentre Game Boy si presentava come una console portatile.

Anni 2000: la rete e i mondi virtuali

Con gli danni 2000 arriva internet e la rete casalinga permette di sviluppare mondi virtuali. I gamer interagiscono tra di loro nonostante si trovino ai poli opposti della terra. Nascono i tornei online, i videogiochi diventano dei veri e propri sport e i migliori giocatori hanno ingaggi milionari.